Lo sviluppo dell’impresa in rosa

1944

Le imprese al femminile sono ormai una presenza stabile nell’ampio panorama delle piccole e medie imprese italiane: esattamente con il termine imprenditoria femminile si intendono tutte quelle attività a cui fa capo una donna o nelle quali la compagine sociale sia a maggioranza femminile.

Il numero di donne che decide di avviare un’attività imprenditoriale, in proprio o in società con altri, nei settori più vari, è in forte crescita. Sono quasi 1,3 milioni su circa 6 milioni le imprese in Italia guidate da una donna.

Le donne al comando delle proprie imprese riescono a dimostrare la loro intraprendenza ed innata capacità di gestione, nonostante nel nostro Paese siano enormi gli ostacoli sul cammino delle donne che decidono di intraprendere questa strada: le imprenditrici italiane non si danno per vinte, e contando troppo spesso solo sulle proprie capacità e risorse, continuano a fornire il loro contributo al nostro sistema economico.

Ma quali sono i settori dove si registra uno sviluppo elevato dell’industria in rosa? La presenza femminile è particolarmente forte in alcuni settori come l‘assistenza sociale, la confezione di articoli di abbigliamento e le agenzie di viaggio. Se poi si guarda all’interno del mondo artigiano le imprese a guida femminile sono quasi il 16% del totale.

Il Mezzogiorno da solo raccoglie il 36% del milione e 316mila imprese femminili registrate nel nostro Paese. Le imprese femminili presenti al Sud sono oltre 474mila, il tasso di femminilizzazione (frutto del rapporto tra il totale delle imprese e la componente femminile) raggiunge quasi il 24%, circa 2 punti percentuali in più del dato medio nazionale (21,75%) ma anche un punto percentuale in più rispetto al Centro (dove si contano 299mila imprese con un tasso di femminilizzazione del 22,57%), e quasi 4 punti percentuali in più rispetto al Nord-Est (oltre 231mila imprese, pari al 20,03% del totale) e al Nord-Ovest (quasi 312mila, e un tasso di femminilizzazione del 19,92%).