Aumenti prezzi case a Milano: tutti i numeri

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Milano dall'alto, con la Chiesa di San Gottardo in primo piano

Milano: una città in costante trasformazione

Negli ultimi dieci anni, il mercato immobiliare di Milano ha subito una trasformazione profonda. I prezzi degli immobili sono aumentati del 43%, rendendo la città una delle più costose d’Italia. Questo trend è il risultato di una combinazione di fattori: crescita economica, rigenerazione urbana, aumento della domanda di affitti e una continua espansione della città come polo finanziario e culturale internazionale. L’attrattività di Milano ha reso il mercato degli affitti particolarmente competitivo, spingendo i prezzi in alto e creando nuove sfide sia per i residenti che per gli investitori.

I prezzi degli affitti in forte crescita

Negli ultimi sei anni, gli affitti a Milano sono cresciuti del 31,5%, un dato che riflette una domanda crescente e una carenza di offerta. Secondo i dati dell’OMI (Osservatorio del Mercato Immobiliare), il canone medio di locazione è passato da 129,6 euro al metro quadro annuo nel 2015 a 173,4 euro nel 2022. Il mercato degli affitti non si limita al segmento residenziale: gli affitti brevi, legati al turismo e ai lavoratori temporanei, stanno contribuendo a mantenere alta la pressione sui prezzi. L’aumento della domanda di case, combinato con l’espansione del settore turistico, ha reso Milano una delle città più redditizie per gli investitori immobiliari, con rendimenti che crescono di pari passo con i canoni di locazione.

Le aree più interessanti per gli investitori

Negli ultimi anni, diversi quartieri di Milano, un tempo considerati più accessibili, hanno visto un aumento significativo dei prezzi immobiliari. Zone come Stazione Centrale-Viale Stelvio hanno registrato incrementi del 32,7%, mentre aree in fase di rigenerazione urbana, come Cenisio, Farini e Sarpi, hanno visto aumenti del 24,6%. Questi interventi di rigenerazione hanno trasformato quartieri una volta considerati periferici in nuove zone di interesse per chi cerca casa, attirando sia residenti che investitori. Tuttavia, questo ha anche contribuito all’aumento del costo della vita per i residenti storici, costringendo molte famiglie a spostarsi verso le zone più esterne della città.

L’impatto sociale dell’aumento dei prezzi

L’aumento dei prezzi degli affitti e degli immobili ha avuto un impatto significativo sul tessuto sociale di Milano. Le categorie di lavoratori a reddito medio-basso, come operai e impiegati, hanno subito le conseguenze più gravi di questo aumento. Secondo i dati dell’INPS, il prezzo delle abitazioni cresce 13,6 volte più velocemente rispetto agli stipendi degli operai e 5,8 volte rispetto a quelli degli impiegati. Questa disparità sta creando una crescente polarizzazione economica, con sempre più residenti costretti a cercare alloggi più economici nelle aree periferiche o addirittura fuori città. Le difficoltà nel trovare alloggi a prezzi accessibili non colpiscono solo le categorie a basso reddito, ma anche i professionisti, che vedono una parte significativa del loro stipendio destinata all’affitto.

Il boom delle locazioni transitorie

Un altro fenomeno che ha contribuito all’aumento degli affitti a Milano è il boom delle locazioni transitorie, che sono passate dal 17,5% del totale nel 2015 al 27,2% nel 2021. Questo segmento del mercato è cresciuto rapidamente, alimentato dalla domanda di lavoratori temporanei, studenti e turisti. Le locazioni transitorie, spesso più costose rispetto ai contratti di affitto tradizionali, hanno contribuito ad aumentare i canoni medi, rendendo difficile per chi cerca una soluzione abitativa a lungo termine trovare offerte vantaggiose.

Le sfide del settore pubblico

Nonostante la crescente domanda di alloggi, l’offerta di edilizia pubblica a Milano rimane largamente insufficiente. Dal 2015 al 2021, sono stati richiesti permessi per soli 196 nuovi alloggi pubblici, pari all’1,1% del totale dei permessi edilizi. Questo squilibrio tra domanda e offerta ha portato a una lista d’attesa sempre più lunga: nel 2022, a fronte di 36.946 richieste di alloggio pubblico, sono stati assegnati solo 1.297 alloggi. La carenza di alloggi pubblici sta mettendo sotto pressione le famiglie a basso reddito, che non possono permettersi i canoni di mercato e sono costrette a ricorrere a soluzioni temporanee o precarie.

Milano: una città per Investitori

Nonostante le difficoltà affrontate dai residenti, il mercato immobiliare di Milano continua a essere estremamente attraente per gli investitori. I rendimenti degli affitti, soprattutto nel settore commerciale e degli affitti brevi, sono tra i più alti in Italia. Le zone centrali e i quartieri in fase di rigenerazione offrono rendimenti particolarmente elevati, con alcuni investimenti che garantiscono ritorni fino al 12%. L’aumento del valore degli immobili, insieme alla forte domanda di affitti, ha consolidato Milano come una delle città italiane più interessanti per chi cerca di investire nel mattone.

Prospettive per il futuro

Guardando al futuro, le previsioni per il mercato immobiliare di Milano restano positive. Gli esperti prevedono un aumento dei prezzi delle case compreso tra l’1% e il 3% all’anno nei prossimi anni, sostenuto dalla continua crescita della domanda, sia nazionale che internazionale. Tuttavia, per mantenere questo trend positivo, sarà fondamentale affrontare alcune delle sfide strutturali del mercato, come la carenza di alloggi pubblici e la crescente polarizzazione economica tra centro e periferia.

Conclusioni: un mercato in evoluzione

Milano si conferma una città in continua trasformazione, con un mercato immobiliare dinamico e in costante crescita. Tuttavia, l’aumento dei prezzi degli affitti e degli immobili sta creando nuove sfide per la popolazione residente, che vede crescere il costo della vita in modo esponenziale. Per garantire uno sviluppo sostenibile, sarà necessario bilanciare l’attrattività per gli investitori con politiche che permettano a tutte le categorie di cittadini di accedere a un’abitazione dignitosa.