L’uso di Facebook in politica: le elezioni sono sempre più social

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L’analisi dei post di Facebook dei principali leader della politica italiana nel corso delle ultime elezioni, rivela aspetti molto interessanti dal punto di vista del linguaggio.

L’analisi condotta da alcuni importanti studiosi ha rivelato che le emozioni trasmesse dal linguaggio dipendono dalle parole usate. Dunque, più importante del contenuto è la carica emotiva che mettiamo nel testo, soprattutto se poi questo viene diffuso attraverso i social network.
Quindi, non conta solo ciò che viene detto ma come viene detto: due politici possono affrontare gli stessi argomenti ma possono differire, anche di molto, tra loro per il tipo di emozione che possono suscitare le loro parole.

Infatti, sulle scelte elettorali incidono motivazioni di tipo razionale ma anche decisioni istintive. Ecco perciò che la comunicazione diventa centrale: vinci se sei riuscito a comunicare al meglio il tuo messaggio.
Ad oggi viene preferito chi usa concetti immediati e parole semplici.
Non a caso, uno dei politici che riscuote maggiore successo sui social è Matteo Salvini. Il leader della Lega ha concentrato la sua campagna su pochi punti chiari, ripetuti in tv, sui social e naturalmente nel suo tour per l’Italia. Per ogni tappa i pullman venivano organizzati sul suo sito web ed i simpatizzanti hanno potuto incontrarlo e scattare selfie. Grazie al suo stile diretto, che dà spazio a momenti della quotidianità, interviste e comizi, Salvini è stato il protagonista della rete.
Come lui anche Luigi di Maio il quale è riuscito ad ottenere 3,7 milioni interazioni sui social.

E questo non è un caso. Salvini ed il leader del Movimento 5 Stelle hanno molte affinità, alcune inopinabili, come quelle relative alle emozioni.
Infatti, entrambi hanno spesso usato nei social parole in grado di trasmettere emozioni positive. In generale, fiducia, sorpresa e gioia hanno caratterizzato il lessico dei due leader e questo è il motivo del loro successo in questa ultima campagna elettorale.

Dall’altra parte invece Matteo Renzi ed il suo Partito Democratico hanno dato ampio spazio alla lotta alla disinformazione, con i report periodici sulle famigerate fake news perdendo di vista il punto chiave di questa campagna elettorale, ovvero la chiara comunicazione del proprio messaggio.