Separare le nuove generazioni dalla tecnologia appare piuttosto complicato. Già fin dai primi anni di vita, ormai, i bimbi di adesso iniziano a relazionarsi con gli strumenti tecnologici quali cellulari, tablet e simili. È evidente quindi la necessità di garantire loro una sicurezza adeguata alla loro età, per evitare che si scontrino anche coi numerosi lati negativi che il web può riservare.
Come perseguire quindi il giusto livello di protezione per i più piccoli nel mondo del web? Le possibilità sono molteplici, dalle più “rudimentali” a quelle più sofisticate, e tutte meritano di essere considerate.
Prima di procedere ad analizzare le soluzioni fornite dagli strumenti tecnologici stessi, le scelte più immediate ed efficaci possono comprendere il semplice divieto di usare gli strumenti tecnologici. Impedire di utilizzare determinati oggetti come lo smartphone può essere il garante migliore di sicurezza, dato che, al di sotto di una certa età, è impensabile che un bambino abbia la necessità di dover usare certi strumenti.
Una maggiore attenzione data dai genitori nei confronti dei figli quando vengono messi loro in mano certi oggetti così “potenti” sarebbe infatti consigliabile, nonché una prima e rapida soluzione. In alternativa, nel caso in cui il bambino non sia più così piccolo ma nemmeno sufficientemente grande, sarebbe consigliabile affiancarlo nell’utilizzo del computer o dello smartphone in modo da verificare in tempo reale le sue ricerche.
Soluzione dispendiosa, indubbiamente, e probabilmente impraticabile per molti genitori alle prese con impegni lavorativi e di ogni tipo, ma allo stesso tempo certamente efficace. A questo proposito, il compromesso di stabilire la possibilità di utilizzare il dispositivo solo in presenza dei genitori potrebbe venir loro incontro per quanto riguarda le esigenze temporali.
Passando invece al lato più “tecnologico” della vicenda, gli stessi smartphone, tablet e computer forniscono spesso una serie di software e di strumenti per aiutare i genitori a garantire maggiore sicurezza ai propri figli durante la navigazione. Perfino i televisori sono dotati di strumenti di controllo attraverso i quali è possibile bloccare determinati canali o determinati programmi grazie ad una password.
In particolare, impostare, ad esempio, una password al proprio modem per impedire al figlio di accedere ad internet quando vuole potrebbe essere un’ottima soluzione, a maggior ragione se si considera che non mettere la password al proprio modem, al giorno d’oggi, è una pratica che quasi nessuno tiene più in considerazione.
È inoltre possibile, attraverso il download di alcuni semplici software gratuiti bloccare solamente determinati siti, in modo tale da consentire al piccolo di utilizzare internet ma bloccare solo ed unicamente le vere fonti del pericolo. Per mettere in pratica questa soluzione è sufficiente cercare una guida online per il download e l’utilizzo di questi specifici programmi, spesso molto intuitivi ed utilizzabili anche da chi non è molto ferrato con la tecnologia.
Inoltre, è bene specificare che le stesse aziende proprietarie, in questo caso, dei social network hanno portato avanti negli ultimi mesi una politica ancor più limitante nell’utilizzo di certi strumenti da parte dei più piccoli. Basti pensare che ad esempio, col cambio della normativa sulla privacy formalizzato qualche settimana fa è stato impedito, in quasi tutti i social network più importanti, l’utilizzo degli stessi ai minori di una certa età attraverso la cancellazione del loro account.